Talete
Philosopher
-625, Europa, Turkey, Mileto
Da Aristotele[1] in poi, Talete viene indicato come il primo filosofo della storia del pensiero occidentale[2] che iniziò la ricerca dell’ἀρχή, del «principio», identificato empiricamente nell'acqua, da cui tutte le cose si sarebbero generate. In questa tradizione quindi …
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Da Aristotele[1] in poi, Talete viene indicato come il primo filosofo della storia del pensiero occidentale[2] che iniziò la ricerca dell’ἀρχή, del «principio», identificato empiricamente nell'acqua, da cui tutte le cose si sarebbero generate. In questa tradizione quindi egli è considerato come uno dei sette savi dell'antica Grecia e come primo «filosofo», intendendo con questo termine colui che per primo si occupò delle scienze naturali, matematiche, astronomiche[3]. Il suo metodo di analisi della realtà lo rende una delle figure più importanti della conoscenza scientifica: deviando dai discorsi esplicativi forniti dalla mitologia, anche se ancora lontano dal metodo sperimentale, Talete, pur ancora legato a un ragionamento astratto sulla realtà, favorì l'ancora generica concezione naturalistica dei filosofi della scuola di Mileto caratterizzata da osservazione dei fenomeni e dimostrazione puramente logica[4][5].
Di Talete, fondatore della scuola, non rimane nessun libro, se mai ne scrisse, ma sono a noi giunte varie testimonianze sul suo pensiero e su alcuni episodi della sua vita, non tutti accettati come storici o verosimili. Le fonti letterarie antiche lo ritraggono come una figura di saggezza proverbiale e di grande versatilità, perciò associato a molti campi di attività: oltre che alle scienze naturali, all'ingegneria, alla politica, all'economia applicata[6].
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