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Un altro momento di confusione che genera luce. Battisti non vuole più essere quello delle hit anni ’60. L’Italia del rock è alle porte e lui si chiude in studio con la PFM a tirare giù quattro torridi brani venati di r&b e quattro strumentali classicheggianti dai titoli chilometrici. Lucio è pronto per dimostrare quel che vale, da qui in avanti in ambiti sempre diversi. Gli strumentali sono un poco pasticciati, ma come non esaltarsi davanti alla forza grezza di Dio mio no o di Supermarket?