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Con Il mio canto libero il pop di Battisti si fa sinfonico, le melodie ancora più struggenti e i testi indugiano in qualcosa che è non più la classica canzone d’amore. Anche se il tema rimane quello dei sentimenti, Mogol approfondisce le incomprensioni, le cose dette e non dette, il desiderare la libertà inseguendo l’unione. Il brano che fornisce il titolo al disco illumina con le sue ampie aperture, stesso discorso per le commoventi Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi e La luce dell’est.