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Lucio Battisti divorzia da Giulio Rapetti, in arte Mogol. Cosa fare se non cercare di dimostrare al mondo che anche lui (con l’aiuto dalla moglie Grazia Letizia Veronese) può scrivere testi che rispecchino l’uomo che è diventato, non le idee e le pulsioni altrui? Detto fatto, e le parole a firma Velezia saranno quanto di più straniante il nostro abbia finora cantato. Musicalmente le cose si fanno più sintetiche, approfondendo un percorso inaugurato con il precedente Una giornata uggiosa. Ne esce fuori un lavoro ibrido, non del tutto a fuoco e con nessun brano che passerà alla storia. Ma il peggior disco di Lucio è sempre tanta roba.